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Toscana 2020: l’impresa si fa in classe

Toscana 2020: l’impresa si fa in classe

Oltre 60 associazioni cooperative nate fra i banchi di scuola

Categorie: Istruzione e formazione Tags: Andrea Ferraris,   MIUR,   Educazione Cooperativa,   Toscana 2020,   alternanza scuola lavoro,   Gabriele Toccafondi,   Claudia Fiaschi

1.300 alunni, 60 insegnanti, 20 cooperative e 17 educatori. Questi i numeri delle prime due edizioni del progetto ‘Toscana 2020 – il rinascimento della Cooperazione’ promosso da Confcooperative Toscana in collaborazione con Federazione Toscana BCC e Fondo Sviluppo (fondo mutualistico di Confcooperative) e presentato il 19 maggio a Firenze alla presenza del Sottosegretario all’istruzione Gabriele Toccafondi e dell’Assessore all’istruzione della Regione Toscana Cristina Grieco.


Il progetto ha portato concretamente l’impresa nelle scuole di primo e secondo grado della regione, avvicinando i giovani ai valori dell’impresa cooperativa (democrazia, lavoro imprenditoriale, collaborazione), fornendo loro i principali strumenti della gestione d’impresa con obiettivi didattici, educativi, formativi e sperimentali.


Sono 64 le Associazioni Cooperative Scolastiche (a.c.s.),  vere e proprie simulazioni d’impresa, nate negli istituti scolastici aderenti al progetto. I ragazzi hanno potuto sperimentare a tutto tondo la gestione di una cooperativa (attività, gestione del bilancio, conto corrente, Cda). Un progetto che ha contribuito non solo a formare nuovi potenziali imprenditori cooperativi ma anche ad avviare percorsi di educazione al credito e al risparmio e di analisi critica dell’economia.

Oltre 60 gli insegnanti formati nell’ambito del progetto che col supporto degli operatori e delle cooperative di Confcooperative hanno animato in ogni classe le A.c.s. e introdotto i ragazzi ai fondamentali  dell’economia cooperativa.


Nel corso della presentazione  è stato lanciato il concorso “Idee per imprese cooperative” per cui le cooperative scolastiche potranno presentare progetti d’impresa che saranno poi valutati da una commissione chiamata a scegliere e premiare le idee con maggiori possibilità di realizzazione. 

 

Si chiama inoltre PR.A.T.I.CO. s.c. una cooperativa vera e propria che svolgerà il ruolo di strumento di transizione per i ragazzi che, terminato il percorso scolastico, vorranno misurarsi nel mercato.

 

“Quando ascolto i ragazzi, i professori e il mondo del lavoro come oggi, ho chiaro che la buona scuola e’ quella che alle conoscenze affianca le competenze e voi ne siete i testimoni”. Questo quanto detto dal Sottosegretario al Miur, Gabriele Toccafondi, presente al Convegno. 

 

“Siamo molto soddisfatti dei risultati fino ad ora ottenuti – spiega Claudia Fiaschi, presidente di Confcooperative Toscana – siamo convinti che questo progetto, che ci ha permesso di entrare in contatto con le nuove generazioni, rappresenti un aiuto concreto all’orientamento e alla formazione dei ragazzi. Con la terza edizione, grazie alla collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale, avremo modo di rafforzare i nostri strumenti ed essere ancora più efficaci.”

 

" FederCultura è impegnata in un dialogo con il MIUR per il rinnovo del protocollo sull’educazione cooperativa, rinnovo che sottoscriveremo a breve – ha concluso Andrea Ferraris, presidente di FederCultura Turismo Sport-. In questi anni le attività di educazione cooperativa sono sempre infatti proseguite, arricchendole di esperienze scuola-lavoro a seguito dell’approvazione della Buona Scuola. Sono oltre 20 anni che la cooperazione realizza progetti nelle scuole di tutta Italia portando l’esperienza  della cooperazione come modello di impresa accessibile ai tanti giovani che si vogliono affacciare al mondo del lavoro e che vogliono prendere in considerazione un percorso di auto-imprenditorialità per realizzare le loro aspirazioni professionali”

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