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Sardegna: Audizione II Commissione Cultura Lavoro e Formazione

Sardegna: Audizione II Commissione Cultura Lavoro e Formazione Unite le rappresentanze dello Spettacolo dal Vivo 

Categorie: Spettacolo Tags: Spettacolo dal vivo,   Marco Benoni,   Federcultura,   AGIS,   Assoartisti,   Cosass,   Commissione Cultura lavoro e formazione,   Regione Sardegna

Martedì 20 gennaio sono state presentate le richieste dei rappresentanti degli organismi dello Spettacolo dal vivo della Sardegna, ricevuti in Audizione dalla II Commissione Cultura, Lavoro e Formazione professionale.

Sono intervenuti, Marco Benoni per FederCultura Sardegna, Alessandro Murtas per Agis Sardegna, Aurora Simeone per Cosass.

Marco Benoni, portavoce per delega anche di Assoartisti, ha esordito sottolineando l'importanza della Audizione congiunta delle rappresentanze del Settore dello Spettacolo dal vivo che si sono presentate per la prima volta unite nelle richiesta di Audizione.
In una breve introduzione ha precisato che il settore è attualmente "normato" da un solo articolo (art.56)della legge Finanziaria n.1 del 1990; ha poi proseguito facendo presente che la II Commissione si occupa di Lavoro oltre che di Cultura, e che questo è un punto fondamentale: lo Spettacolo dal vivo è un settore produttivo che conta circa 2.000 buste paga e che per poter ridare respiro a tutto il settore, e dignità ai lavoratori, occorre inserire in Finanziaria 10 milioni di euro, media degli ultimi anni dal 2011 al 2013; da Benoni è stato poi chiesto che ne sarà dei Fondi Ue, e se e come la Commissione intende portare avanti la necessità di rivedere le modalità di gestione delle annualità precedenti; il portavoce di FederCultura ha chiesto se parte dei 300 mln trasferiti recentemente dallo Stato potrà servire ad aumentare alcuni degli importi attualmente previsti nei capitoli di riferimento.
Un’ ulteriore precisazione è stata fatta sui fondi residui attualmente indicati nell'allegato tecnico presentato dalla giunta: i circa 5,8 mln servono a coprire importi già assegnati e non pagati per le attività svolte dai beneficiari nel 2014. Benoni ha inoltre chiesto chiarimenti sui fondi europei e sulle modalità per non perderli, chiedendo se si ha intenzione di coinvolgere il settore nella programmazione e nella progettazione.
E' stata infine richiamata la necessità di operare con urgenza per dare attuazione alla LR 18/2006 che disciplina le attività di spettacolo in Sardegna, di cui il settore ha assoluta necessità. Per questo è stato auspicato l'avvio di un tavolo di confronto che veda impegnati gli operatori con le loro associazioni di rappresentanza e le istituzioni regionali che a vario titolo si occupano di cultura e di spettacolo.

Alessandro Murtas di Agis Sardegna ha riportato l'attenzione sull'importanza di ripartire da una cifra non più bassa dei 10 mln , l'unica che permetterebbe al Settore di riprendere fiato; ha poi ripreso l'argomento legge e normativa evidenziando il problema di avere una legge inapplicata (L.18 - 2006) da ben otto anni, specificando che non è più rinviabile la sua ripresa in mano, e di conseguenza tutto il lavoro necessario in concertazione con il Settore, che porti alla definizione di tutti gli strumenti attuativi, per poterla applicare.

Aurora Simeone di Cosass, riprendendo e ripetendo la cifra di 10 mln come richiesta per far ripartire il settore dopo anni di profonda sofferenza, ha specificato che "riempire il salvadanaio" non basta a risolvere la vertenza Spettacolo dal Vivo,vertenza ancora da aprire, ma solo a rinviare il problema; occorre infatti che la Regione,II Commissione e Consiglieri in primis per vocazione stessa del loro mandato di rappresentanza, inizi al più presto la strada verso una Politica Culturale positiva; occorre affrontare e risolvere tutte le problematiche della questione finanziaria; occorre risolvere tutte le questioni pratiche che, insieme ai ritardi, rendono sempre più deboli e a rischio chiusura tutte le imprese. In questo senso occorre anche dare segnali precisi di scelta anche negli stanziamenti per il 2015, verso un equilibrio maggiormente sostenibile tra i fondi, ordinari e straordinari, occorre inoltre un segnale forte verso tutti i lavoratori che non sono mai stati tutelati, e ricordati solo in campagna elettorale. A proposito dei fondi europei, è stato sottolineato che non è più tempo per lo spreco (è stato fatto l’esempio dei 50 teatri costruiti e già da restaurare o ancora da finire) o per vedere tornare indietro centinaia di migliaia di euro.
Simeone ha concluso richiamando alcune delle problematiche da affrontare subito oltre la Finanziaria: Fondo di Garanzia per il Settore, richiesto ormai oltre quattro anni fa, defiscalizzazione delle sponsorizzazioni, eliminazione dei ritardi nelle erogazione dei contributi assegnati, tassi insostenibili applicati dalle banche, comprese le tesorerie RAS, e tutto ciò che è possibile fare da subito per sbloccare il settore e ridare dignità a tutti i  lavoratori dello Spettacolo dal Vivo e della Cultura.

I rappresentanti hanno richiesto  una dotazione al capitolo specifico di 10.000.000,00 euro e l'avvio immediato di tavoli di lavoro per la Vertenza dello Spettacolo dal vivo.

Il 31 gennaio si svolgerà a Cagliari un incontro istituzionale promosso dall'Assessore Claudia Firino per confrontarsi con tutti gli operatori del settore spettacolo sui temi della legge regionale 18/2006 e sui criteri attuativi per beneficiare dei contributi regionali previsti dall'art. 56 della LR n.1/1990


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