“Lo sport è un fattore strategico del territorio della nostra Regione in quanto fonte di benessere, integrazione, aggregazione sociale, accoglienza e occupazione e garantisce crescita umana e sviluppo sostenibile, civile ed economico. Per questo costituisce una risorsa fondamentale per la comunità, al pari del movimento cooperativo, radicato e diffuso sul territorio. Le cooperative, in particolare in tempi di crisi, rappresentano un importante punto di riferimento per lo sviluppo economico e sociale. Dal 2008 al 2015, hanno tenuto meglio di altre forme imprenditoriali ed hanno aumentato i posti di lavoro, cioè gli occupati, del 9% in Emilia Romagna e del 10% in Italia, mentre nel Paese si sono ridotti del 2,4%”. È quanto ha affermato Lanfranco Massari, presidente di FederCultura Turismo Sport di Confcooperative Emilia Romagna intervenendo al convegno su “Nuove frontiere nello sport. La cooperativa come forma di impresa sociale nell’evoluzione dell’organizzazione sportiva” organizzato in collaborazione con il CONI e aperto da Umberto Suprani, presidente del Comitato Regionale del CONI.
“Le cooperative – ha proseguito Massari – sono presenti in tutti i settori dell’economia e dell’attività umana, anche nello Sport, dove stanno crescendo. Sport e Cooperazione si alleano quindi per favorire lo sviluppo del sistema sportivo e la crescita del territorio. La forma della società cooperativa è quella che più si adatta all’organizzazione ed alla gestione di attività e di servizi sportivi. I principi delle cooperative sono infatti gli stessi dell’Associazionismo sportivo: solidarietà e mutualità, finalità non lucrativa o speculativa, partecipazione e gestione democratica, libertà di accesso, trasparenza, radicamento nel territorio locale, sussidiarietà, intergenerazionalità, indivisibilità del patrimonio”.
L’Assessore allo Sport del Comune di Bologna, Luca Rizzo Nervo, ha manifestato apprezzamento per questo accordo siglato da CONI e Confcooperative Emilia Romagna, che risponde all’esigenza più che mai attuale di riorganizzare il settore dello sport di fronte alla rapida e profonda evoluzione delle esigenze. Con questa collaborazione secondo Rizzo Nervo si possono aggiornare i modelli, mantenendo al tempo stesso intatti e inalterati i valori etici dello sport, che realizza un’importante funzione educativa e sociale.
Anche secondo Andrea Rossi, Sottosegretario alla Presidenza della Regione Emilia Romagna, il modello cooperativo può fornire un valido contributo al processo di rinnovamento necessario per avere una classe dirigente sportiva in grado di affrontare con successo le nuove sfide. Ricordando il forte legame tra la cooperazione e lo sport Rossi ha poi sottolineato che, dopo un percorso condiviso con le varie associazioni, entro l’estate dovrebbe vedere la luce la nuova Legge regionale sullo Sport. Una norma particolarmente importante considerando che l’Emilia-Romagna conta 800 mila iscritti a enti di promozione sportiva, quasi 370 mila atleti aderenti alle federazioni e circa 3 milioni di praticanti di attività motorie.
“La nuova legge, che sostituirà quella del 2007, – ha dichiarato il Sottosegretario Rossi – punterà in particolare su alcune priorità, quali l’alleanza tra il mondo scolastico e lo sport, valorizzando l’attività motoria a partire dalla scuola primaria. La normativa intende inoltre valorizzare il binomio sport e benessere e sport e turismo, aspetti strettamente collegati tra di loro, in particolare nel territorio emiliano-romagnolo”.
I lavori sono stati conclusi da Fabio Sturani, componente della Giunta Nazionale CONI, che ha ricordato il valore sociale ma anche economico dello sport, come dimostra il dato secondo il quale negli ultimi quattro anni in Emilia Romagna le cooperative sportive sono aumentate del 15%, creando buona occupazione, in particolare giovanile.