leNOTIZIE

2° FAIR CUP

2° FAIR CUP Progetto B4SPORTS: sostenibilità e responsabilità sociale nello sport

Categorie: Sport Tags: sport,   CSR,   Fair Cup,   Coop. Fase,   sostenibilità impresa,   B4Sports

FASE SC è una cooperativa fondata a Firenze ad inizio 2015 da cinque giovani soci fondatori, la cui mission è essere promotori dello sviluppo ed artefici del cambiamento sociale ed economico realizzando un modello di business responsabile e sostenibile capace di generare valore e di soddisfare i bisogni propri e degli stakeholder in modo innovativo. La Società è specializzata nel management consulting ed in particolare nel change management, offrendo servizi di consulenza strategica e supporto tecnico per la comunicazione d’impresa e la certificazione avanzata e servizi formativi non convenzionali sui temi della CSR e della sostenibilità.

Il  5 dicembre la Cooperativa ha inaugurato a Firenze il progetto B4Sports, già presentato il 9 ottobre ad Expo 2015. Ne parliamo con Alessandro Tortora, rappresentante legale di FASE SC.

 

La vostra è un’impresa con diverse “anime”, vediamo che lavorate in più settori di attività. Ce ne parli?

La Società così costituita può contare sulle risorse esperienziali e relazionali portate in dote, singolarmente e in gruppo, dai soci fondatori: esiste una rete che riguarda mondo produttivo, istituzioni e giovani, ovvero risorse che, insieme alle competenze personali, costituiscono il capitale umano del team. FASE SC a r.l. adotta un modello organizzativo fondato sull’integrazione di competenze e professionalità diverse e complementari, operando secondo un approccio multi-stakeholder in linea con i principi dell’inclusività e della responsabilità sociale. Abbiamo un approccio trasversale e multidisciplinare su più settori: in fase di start-up siamo entrati nel mercato con due importanti progetti che sono stati sviluppati in collaborazione con l’associazione non profit FAIR, nostra partner. Uno di questi investe il settore sportivo.

 

Il 5 ottobre a Firenze è stato inaugurato il progetto B4Sport, da cosa deriva questo nome?

L’essenza del progetto sta nel significato del nome: essere a favore dello sport quale veicolo e strumento di diffusione di buone pratiche, ma anche essere prima dello sport inteso come attività motoria partendo dalla cultura sportiva. Attraverso lo sport è possibile alimentare e divulgare la cultura della CSR promuovendo e disseminando buone pratiche e stili di vita ottimali, stimolando il civic engagement e lo stakeholder engagement, incentivando la ricerca di settore e lo sviluppo del mercato di riferimento, attivando partnership tra pubblico e privato, favorendo l’integrazione sociale, generando occasioni occupazionali dirette o indotte, attuando azioni per la tutela della salute e l’incremento del benessere, pianificando interventi per la riqualificazione e la salvaguardia ambientale nonché per la valorizzazione territoriale e delle risorse locali.

 

Come è nata l’idea del progetto?

Nasce dai risultati ottenuti nel corso di due anni di ricerca e analisi. Volendo tentare di essere sintetici ed esaustivi, è possibile definire lo sport come un’attività umana che ha una profonda correlazione con l’ambiente che ci ospita. Pertanto, è doveroso considerarne gli aspetti sociali, economici ed ambientali, nonché i relativi impatti su comunità e territori, ovvero considerare lo sport fenomeno sociale quale elemento ineludibile delle politiche e dei programmi di sviluppo sostenibile della società contemporanea. Ciò presuppone un approccio culturale nuovo che consenta di riconoscere, anche nello sport, l’essere umano quale protagonista del cambiamento e responsabile del lascito alle future generazioni. La sostenibilità dello sviluppo si persegue, quindi, attraverso azioni socialmente responsabili capaci di creare valore sociale, ovvero attraverso la responsabilità sociale di tutti coloro che direttamente e indirettamente operano nel mondo dello sport. Nel panorama internazionale sono diversi gli esempi di quanto è già stato fatto e di come un cambio di paradigma, seppure ancora lento e disomogeneo, sia in atto. Tuttavia,affinché il cambiamento si completi, è essenziale adottare una visione di lungo periodo, studiare ed analizzare il fenomeno sportivo nelle sue varie declinazioni e comprendere la centralità della responsabilità sociale nello sport. In tal senso, per i decisori del mondo sportivo risultano essere fondamentali il confronto con professionisti ed esperti della CSR provenienti da altri settori, per l’acquisizione e lo sviluppo delle competenze in materia, e l’individuazione di benchmark e casi studio. Oggi, tutti i soggetti e le organizzazioni che rappresentano lo sport devono essere capaci di rispondere ai bisogni di sostenibilità sociale, ambientale ed economica in modo innovativo, attraverso la replicabilità delle buone pratiche attuate e la misurabilità, la rendicontazione e la comunicazione delle proprie prestazioni di sostenibilità secondo il principio del miglioramento continuo.

 

Parliamo dell'evento del 5 dicembre

L'evento, che ha inaugurato il progetto B4Sports, ha avuto come scopo quello di promuovere i principi della sostenibilità e della responsabilità sociale nello sport e attraverso lo sport, coinvolgendo i bambini e le società sportive in cui essi praticano l'attività ludico-motoria, le loro famiglie, le comunità e i territori di riferimento. In occasione dell'evento sono stati raccolti fondi a favore dell'Associazione Dynamo Camp Onlus in previsione del prossimo Natale. Tra gli ospiti, il Comitato Italiano Paralimpico, la Lega Calcio Serie B, i rappresentanti della stampa sportiva italiana, la Nazionale Italiana di calcio dei Diplomatici della Farnesina, la Fondazione Artemio Franchi e il Banco Etico Agroalimentare.

Altri link

Si prega di eseguire illogin or register per inviare commenti.

tiSEGNALIAMO

leNOSTREstorie