“Il diritto all’educazione significa il diritto ad un insegnante qualificato” è il tema della Giornata Mondiale degli insegnanti, appuntamento annuale che cade ogni anno il 5 ottobre e che apre riflessioni sul ruolo degli educatori, considerati soggetti chiave per lo sviluppo economico e sociale dei Paesi.
Abbiamo chiesto un contributo a Claudio Esposito, responsabile nazionale del settore Istruzione e Formazione di Confcooperative Cultura Turismo Sport
“Le insegnanti e gli insegnanti sono donne e uomini che donano ogni giorno la loro conoscenza.
Trasmettono non solo saperi e competenze alle nuove generazioni, ma anche la voglia di conoscere, di imparare, di crescere. Affiancano i nostri bambini nelle loro prime esperienze di relazione con l’altro da sé, accompagnano i nostri ragazzi nella strada che percorrono verso il loro futuro di cittadini consapevoli.
Ogni studente è unico, ogni insegnante è unico.
La Giornata Mondiale degli Insegnanti, istituita dall’UNESCO, vuole proprio sottolineare il ruolo fondamentale che essi svolgono nel fornire un’educazione di qualità alle nuove generazioni. Il loro lavoro è un atto di cittadinanza straordinario, un merito che va loro tributato e per questo dobbiamo sostenerli e valorizzarne il ruolo, che è indispensabile per la vita e lo sviluppo del nostro Paese.
Gli insegnanti sono il cuore della comunità civile.
Bisogna riconoscere la dignità della loro professione; indispensabili sono formazione e aggiornamento costanti per far fronte ai mutamenti che attraversano le nostre società e che ci permettono di realizzare una scuola più aperta, inclusiva e innovativa, precondizione di una crescita sana dei nostri giovani.
Ricordiamo gli insegnanti che ogni giorno si cimentano in nuove sfide, come l’apertura verso il mondo del lavoro. Pensiamo ad esempio ai tanti percorsi di Alternanza Scuola-lavoro che, se portati avanti con programmi di qualità, creano giovani consapevoli delle proprie capacità e delle opportunità professionali e favoriscono il loro inserimento nel mondo del lavoro.
Ricordiamo in questa giornata anche i numerosi insegnanti delle scuole paritarie gestite da cooperative, che ampliano l’offerta formativa e garantiscono la libertà della scelta educativa.
Una professione e non un mestiere come tanti, un lavoro difficile e delicato.
La società deve godere e valorizzare l’attività pedagogica degli insegnanti e della scuola per poter influire e creare un futuro economico e sociale migliore.”