L’ Alleanza delle Cooperative Italiane Cultura ha incontrato, il 24 novembre, il direttore generale per lo Spettacolo dal vivo del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, dott. Onofrio Cutaia, per continuare un percorso di confronto e condivisione sui temi della Riforma del settore che l’Alleanza ha da tempo avviato anche a livello parlamentare.
Nell’incontro si è sottolineata la rilevanza sociale ed economica della cooperazione culturale in ogni ambito dello spettacolo, una presenza diffusa e radicata nei territori. Si è sottolineata inoltre la volontà del mondo cooperativo di lavorare anche con altre organizzazioni per sviluppare insieme una comune visione di soluzioni da proporre alla politica.
Un ruolo attivo e assolutamente di primo piano anche sul tema della valorizzazione e della tutela delle persone e delle loro professionalità, spesso insostituibili e non meccanizzabili, in un contesto di legalità e competitività. Un confronto sul riconoscimento del ruolo centrale degli artisti, dei tecnici, dei professionisti del settore e di tutto quanto possa determinare uguaglianza di diritti con altri comparti dell’economia, tutele previdenziali, utilizzo degli ammortizzatori sociali e forme di tutela specifiche per un settore per il quale deve valere il principio dell’eccezione culturale e della capacita’ della normativa di corrispondere in modo coerente e innovativo a questa “eccezione”.
Per l’Alleanza il percorso normativo avviato è anche occasione per affrontare una attenta revisione dei criteri che regolano l’accesso alla contribuzione pubblica con una nuova attenzione alle funzioni che i diversi soggetti svolgono nell’ambito culturale. In particolare si è sottolineata l’importanza del riconoscere e valorizzare la responsabilità sociale e la funzione di interesse pubblico che le diverse realtà che accedano al sostegno pubblico debbano necessariamente esprimere.
Alleanza Cooperative Cultura ha proposto di individuare strumenti e incentivi che possano promuovere concretamente un nuovo Patto per la legalità del lavoro, che siano individuate delle regole certe, eque, semplici e poco numerose che possano aiutare a rilanciare la filiera del Made in Italy.
Hanno partecipato all’incontro Roberto Calari, Marco D’Alò, Chiara Chiappa e Demetrio Chiappa.