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Caissa Italia: la ricerca della qualità nell’editoria

Caissa Italia: la ricerca della qualità nell’editoria Intervista a Yuri Garrett della cooperativa Caissa Italia di Bologna

Categorie: Le nostre storie, Comunicazione ed informazione Tags: Editoria,   Caissa Italia,   Yuri Garrett,   Leonard Cohen,   golf,   scacchi,   linguistica,   Ben Hogan

La casa editrice Caissa Italia nasce nel 2002 con l’obiettivo di diffondere testi di alta qualità su settori di nicchia quali gli scacchi e la linguistica. Una scelta coraggiosa ma consapevole, che ha condotto alla pubblicazione di molti classici e manuali contemporanei di queste due discipline prima di allargare gli orizzonti della casa editrice ad altri giochi, alla musica, al golf e alla varia. Tra i volumi di maggior successo ricordiamo “Il primo manuale degli scacchi” e “I’m your man – Vita di Leonard Cohen,” una biografia del celebre poeta e cantautore canadese venuto a mancare nel novembre scorso, mentre c’è molta attesa per il grande classico “Le cinque lezioni – I fondamentali moderni del golf” di Ben Hogan, storico campione del golf internazionale. 

Yuri Garrett è uno dei fondatori della casa editrice e oggi ne è il direttore editoriale. Lo abbiamo intervistato per FederCultura

La vostra è una realtà che si rivolge a un pubblico specifico e anche un po’ ristretto. Perché questa scelta?

Perché sono convinto che per fare editoria di qualità ci sia bisogno di passione e molta competenza. Gli scacchi sono stati il filo conduttore della mia vita, dall’adolescenza agli esordi come traduttore sulle orme paterne fino alle esperienze direttive nel Consiglio Nazionale dei Ragionieri e poi alla casa editrice. Al tempo, anche gli altri soci erano esperti di scacchi e la mia compagna Francesca Masini è una linguista. Direi che il punto di partenza era obbligato!

Più in genere però, e questo vale per tutti i settori di cui ci occupiamo, perché un libro Caissa Italia veda la luce la regola imprescindibile è che tutti noi possiamo essere fieri di regalarlo, al di là dell’eventuale successo commerciale.

Come mai avete intrapreso la strada della cooperazione?

Per due motivi in realtà molto semplici: prima di tutto per le numerose tutele che offre; secondariamente per il forte accento motivazionale che caratterizza le cooperative. Lavorare insieme per un obiettivo comune mantenendo ognuno il proprio valore all’interno della struttura è, secondo me, il modo migliore per avere risultati significativi e far procedere al meglio l’attività.

Nel vostro catalogo ci sono anche testi teatrali. È stata un’esperienza positiva? Qual è stato il riscontro del pubblico?

È una bellissima operazione culturale di cui siamo molto soddisfatti. L’incontro con Claudio Forti è avvenuto in occasione di una presentazione su Leonard Cohen a Marsala, e da allora lavoriamo sempre più spesso assieme. Anche in questo caso è stata la qualità del lavoro a fare la differenza, tanto che le pièce vengono rappresentate di continuo.

Già che ci siamo, vorrei aggiungere che uno dei nostri progetti culturali più importanti è quello di leonardcohen.it, il sito italiano dedicato a Leonard Cohen. Nell’ultimo anno, abbiamo avuto qualcosa come mezzo milione di visitatori unici…

SI parla da tempo della necessità di una riforma della Legge Levi sul libro. Lei come vede il futuro dell’editoria per il prossimo futuro?

Per tutelare la piccola e media editoria sono convinto che occorra contrastare – se non impedire – le concentrazioni verticali, e soprattutto imporre il prezzo fisso del libro evitando così di premiare solo le grandi catene a danno degli attori locali (i cui margini sono inferiori). In particolare, on-line è fondamentale che si venda al prezzo imposto. In questo modo si favorirà il rilancio e la crescita delle librerie indipendenti di quartiere e, più in genere, delle piccole e medie case editrici di qualità.

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