Le comunità ospitali ci mettono la faccia: 36 racconti per scoprire i borghi dove le persone sono i veri monumenti e l’ospite diventa un “cittadino temporaneo”.
Il libro, edito dalla cooperativa Altreconomia, racconta 36 “comunità ospitali” della Rete dei Borghi Autentici d’Italia, destinazioni di viaggio in cui la piazza principale è anche il luogo dove si sta seduti a chiacchierare; dove ai piaceri del palato si aggiunge la condivisione della tavola; dove “sentirsi a casa” non è un modo di dire e il fattore umano esalta la bellezza della natura e dell’arte. In una “comunità ospitale” il visitatore smette di essere turista e diventa un vero e proprio “cittadino temporaneo”, coinvolto nei gesti di tutti i giorni, nelle tradizioni e nelle storie che attraversano ogni cosa. Scoprire una “comunità ospitale” vuol dire ritrovare una dimensione “autentica”, quella che da sempre caratterizza i territori “minori”: come la cultura locale, la bellezza di paesaggi ancora incontaminati, l’antico saper fare e il fascino degli antichi mestieri.
Le “comunità ospitali” - dal Friuli Venezia-Giulia alla Calabria, passando per Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia e Sardegna - sono pronte ad accogliere i viaggiatori che non si accontentano di visitare un territorio ma cercano di conoscerne l’anima.