È Irene Bongiovanni la nuova presidente di Confcooperative – Cultura Turismo Sport. Bongiovanni, 43 anni, piemontese, laureata in lettere, giornalista, è presidente della cooperativa Dstile, specializzata in comunicazione pubblica ed istituzionale, subentra ad Andrea Ferraris.
«Il nostro obiettivo dei prossimi anni – dice Bongiovanni – è quello di affermare il ruolo delle nostre imprese come interlocutrici imprenditoriali qualificate che sanno portare crescita, innovazione, sostenibilità in tutti i nostri settori, dalle attività culturali e creative al turismo, dallo sport alla scuola. Settori strategici per la crescita del nostro Paese. Vogliamo valorizzare i territori in cui operiamo, portando qualità, efficienza, progettualità innovative e nuovi sguardi verso il futuro. Al centro di tutto ci sono le persone, perché ci occupiamo del loro benessere e della crescita delle loro comunità. Abbiamo una grande responsabilità e siamo pronti ad affrontare le sfide del futuro con passione, impegno e competenza».
L’assemblea della federazione ha modificato il nome in Confcooperative Cultura Turismo Sport per creare un settore delle imprese culturali e creative che include beni culturali, spettacolo, comunicazione. Non è solo un’esigenza organizzativa, ma una scelta che segue un’impostazione europea.
Alcuni numeri della federazione (elaborazione Centro Studi Confcooperative)
Lavoro: il numero di persone occupate nelle cooperative aderenti ha raggiunto le 15.620unità, in crescita del 7,7% rispetto al 2013.. Una componente significativa è rappresentata dalle donne, che sono il 47,2% del totale, in crescita nei ruoli apicali. Una cooperativa su tre infatti (32,9%) è femminile (con maggioranza assoluta dei soci donna), con un dato superiore alla media nazionale che si attesta invece al 23,8% del totale delle cooperative attive. È donna il 41,7% dei soci. Significativo il dato sui giovani: il 27,4% dei soci è under 30.
Cooperative: A fine 2017 le cooperative aderenti sono 1.262 unità. L’ultimo quadriennio rispecchia la situazione economica nazionale: le cooperative che sono riuscite a resistere alla crisi hanno agganciato la ripresa. Caratteristica principale è l’effettiva mutualità prevalente: il livello medio della prevalenza mutualistica si attesta al 75,3%, con il 64,1% degli occupati, a vario titolo, che sono anche soci delle imprese in cui lavorano.