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Da struttura confiscata a dimora del lavoro dei giovani.

Da struttura confiscata a dimora del lavoro dei giovani. Da struttura confiscata a dimora del lavoro dei giovani

L'11 giugno a Salve (LE). Interverrà il Vice Ministro dell'Interno Filippo Bubbico

Categorie: Primo piano, Istruzione e formazione Tags: legalità,   mafia,   formazione,   beni confiscati

Legalità e giustizia. Da struttura confiscata a dimora del lavoro” è il titolo dell’incontro di inaugurazione del Centro polifunzionale di Salve che si terrà giovedì 11 giugno 2015 alle 18. All’inaugurazione, dopo i saluti del sindaco di Salve Vincenzo Passaseo, interverrà Filippo Bubbico, viceministro dell’Interno e, tra gli altri, Giuliana Perrotta, prefetto di Lecce, Antonio Maria Gabellone, presidente Provincia di Lecce, Monica Poletto, Presidente Compagnia delle Opere Sociali, Giuseppe Negro, presidente Associazione Scuole e Lavoro (Ascla), e Presidente del Consorzio Beni Culturali Italia di FederCultura.

Il progetto è stato promosso dal Comune di Salve per offrire nuove opportunità ai giovani del territorio. «Abbiamo voluto dare un titolo “provocatorio” all’inaugurazione - spiega Giuseppe Negro, presidente dell’Ascla - per sottolineare il legame fra legalità e giustizia, due parole solo all’apparenza equivalenti. La prima, infatti, identifica un principio essenziale dello Stato di diritto, mentre la seconda è un bisogno umano primario, innato e inesauribile, come l’ideale di verità, bontà e bellezza. In questo senso, la Dimora del lavoro - il nome che prenderà il Centro - vuole essere un’officina in cui la giustizia possa fiorire dalla legalità».

Nel progetto l’immobile, si candida a ospitare giovani fra i 14 e i 21 anni segnalati dai servizi sociali e dal tribunale dei minorenni. A loro si intende offrire sia un alloggio temporaneo a rotazione sia laboratori attrezzati per l’apprendimento di mestieri tipici del Salento: edilizia e pietra leccese, ceramica e pittura, verde e giardinaggio, cartapesta e decoupage. Con un quinto filone, arti grafiche e disegno tecnico, funzionale allo sviluppo dei primi quattro. Oltre ai giovani “residenziali”, i laboratori saranno aperti anche a una quarantina di studenti che parteciperanno a percorsi formativi che favoriscano autoimprenditorialità e inserimento lavorativo

 

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