Il 19 e 20 aprile scorso si è svolto lo European Culture Forum 2016 a Bruxelles, una iniziativa della Commissione Europea che fa il punto sul settore della cultura in Europa e sulle prospettive di sviluppo della cooperazione culturale europea.
L’iniziativa si è rivelata un’esperienza interessante di riflessione sulla produzione e le politiche culturali in Europa. Grande la presenza italiana, anche tra i relatori.
Ad aprire i lavori delle due giornate, tra gli altri, l’onorevole Silvia Costa, presidente della Commissione Cultura del Parlamento Europeo, il Ministro Dario Franceschini e Federica Mogherini nel suo ruolo di Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza. Molte le testimonianze dai diversi Paesi dell’Europa che hanno saputo raccontare come la cultura non solo può essere un motore di sviluppo economico, ma anche come questa può essere un volano di integrazione sociale, costruzione di percorsi di pace, rafforzamento di identità e risposta ai problemi di instabilità sociale.
Tre sessioni plenarie, quindici sessioni flash, tre testimonianze, spettacoli teatrali e momenti di networking: questa la densità di appuntamenti al Forum.
Molti i temi trattati, da come la cultura supera le frammentazioni sociali a come può rilanciare l’economia e naturalmente il ruolo della cultura in Europa e per l’Europa. Si è parlato di innovazione, sviluppo, tutela del patrimonio culturale anche in un’ottica extra europea e molto altro.
“Abbiamo bisogno di una diplomazia culturale e creativa perché la cultura può essere il luogo di incontro delle persone e dei popoli” così ha aperto il suo intervento Federica Mogherini, spiegando il ruolo che la cultura deve giocare anche in campo internazionale come strumento di creazione di stabilità. Un tema caro anche al Ministro Franceschini che in quella sede ha rilanciato la proposta di realizzare il contingente di Caschi blu della cultura, ricordando che l’Italia c’è, e lanciando una call per l’adesione di altri Paesi.
Infine è stato annunciato dall’onorevole Silvia Costa che il 2018 sarà l’anno europeo del patrimonio culturale, un’occasione, soprattutto per un Paese come il nostro di portare una voce importante in sede europea.
Per la Federazione era presente Chiara Laghi, responsabile del settore beni culturali.