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Valorizziamo il patrimonio turistico e culturale dell’Italia

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Intervista a Rosangela Colombo della cooperativa Biblion di Torino

Categorie: Le nostre storie, Turismo Tags: turismo culturale,   Cooperativa Biblion,   Sacra Sindone

La cooperazione è parte di tutte le realtà professionali d’Italia. Quelle dedicate al turismo e alla diffusione della cultura non fanno eccezione. La cooperativa Biblion dal 1987 opera nel campo della catalogazione e della diffusione dei beni culturali a livello nazionale. Un’attività che nasce dalla necessità di fornire servizi specifici soprattutto per quanto riguarda l’archiviazione digitale del nostro patrimonio storico e culturale. Con il tempo la loro offerta si è ampliata verso nuove iniziative e progetti. Rosangela Colombo, Presidente di Biblion, ci ha raccontato come è nata la cooperativa e quali prospettive si pone per il futuro.

 

Come e quando nasce l’idea di Biblion? Di che cosa vi occupate?

Da 30 anni ormai siamo impegnati nella preservazione e nella valorizzazione dei beni culturali a livello nazionale. Siamo una squadra di architetti, storici dell’arte, archivisti e bibliotecari con alle spalle una lunga esperienza nell’ambito dei beni culturali.  Sin dall’inizio la nostra è stata un’attività dedita alla conservazione e all’archiviazione del nostro patrimonio artistico e culturale. Da tre anni ci siamo anche specializzati anche nell’organizzazione di eventi e nella diffusione del cosiddetto turismo culturale . Ci siamo accorti che in Italia scarseggiava questo genere di servizio, in particolar modo verso la clientela estera. Ad un turismo di nicchia, legato all’arte e alla tradizione storica del territorio, abbiamo unito una proposta enogastronomica che va alla ricerca delle eccellenze di ogni regione. Siamo partiti con la valorizzazione di aree del Piemonte, della Liguria e dell’Alta Toscana, ma ad oggi ci stiamo espandendo anche in altri luoghi più o meno conosciuti d’Italia.

 

La vostra sede operativa principale è stata aperta a Torino che in questi giorni ha fatto parlare di sé per l’Ostensione della Sindone. Avete organizzato dei pacchetti specifici al riguardo?

Qui in Piemonte noi lavoriamo molto sulla Val di Susa e sulle realtà cittadine di Torino. Abbiamo di recente avviato una collaborazione con la cooperativa Theatrum Sabaudiae grazie alla quale abbiamo presentato due percorsi interessanti per i pellegrini in visita alla Sindone, una più specifica che comprende anche la Sacra di San Michele, l’Abbazia di Novalesa e il centro di Torino, l’altra legata all’enogastronomia del territorio, alla scoperta del pane biologico della Val di Susa e alla degustazione della patîsserie all’interno dei caffè torinesi.

 

La vostra è una cooperativa che cerca anche di coinvolgere i giovani nella propria organizzazione?

La nostra attività si sta espandendo e uno dei nostri obiettivi principali, oltre a dare un’occupazione alla gente che vive sul territorio, è proprio quella di fornire lavoro alle generazioni più giovani, cercando di trasmettere loro i principi e la mission di Biblion.

 

Ci sono progetti in particolare che state sviluppando e che vorreste realizzare in futuro?

Siamo sempre in continuo sviluppo, i progetti non mancano mai. Principalmente vorremmo dare forma a iniziative e a pacchetti che coinvolgano le realtà minori italiane, quelle meno conosciute, come ad esempio nel territorio di Sarzana, al confine con la Toscana, poco nota soprattutto ai turisti stranieri. Come siti abbiamo sviluppato due portali, uno rivolto al turismo culturale per la clientela estera che abbiamo infatti realizzato solo in lingua inglese e spagnola. Tra i nostri progetti c’è anche l’idea di diffondere questo servizio anche ai turisti italiani interessati ad escursioni e visite di qualità e di nicchia.

 

Se volesse riassumere la vostra cooperativa in tre aggettivi quali sarebbero?

Direi dinamica, innovativa e soprattutto etica.

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